Nato a San Gregorio di Veronella il 31 dicembre 1888, Luigi Pedrollo entra in seminario a Vicenza nel 1902. Nel 1908 incontra per la prima volta don Calabria. Dopo l’ordinazione sacerdotale, entra nell’Opera per volontà di don Calabria nel 1914. Da allora ricopre diversi incarichi. Prima (1919) fonda la succursale a Costozza, poi torna a San Zeno in Monte (1929) dove riveste l’incarico di Vicario e contribuisce a preparare le Regole della futura Congregazione.
Dopo la morte di don Calabria (4 dicembre 1954), don Pedrollo il 3 marzo 1955 viene nominato Superiore Generale della Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza. È lui a realizzare un lontano desiderio di don Calabria, quello di aprire la Congregazione all’attività missionaria (la prima missione viene fondata in America Latina nel 1959). È sempre sotto la sua guida che vengono realizzati il Centro Don Calabria di via Roveggia (oggi trasferito in via San Marco) e l’ospedale geriatrico “Don Calabria” di Negrar.
Rimane Superiore Generale dell’Opera fino al 1967 quando, avendo superato il 75° anno di età, chiede ai confratelli di non essere rieletto. Anche negli anni successivi don Pedrollo è vera e propria immagine viva di don Calabria, testimone capace di mostrare con la sua vita la santità e lo «spirito puro e genuino» del Fondatore. Inoltre nel suo apostolato è vicino a tantissime persone, dentro e fuori dall’Opera.
Muore il 16 febbraio 1986 a San Zeno in Monte. Nel 2018 è iniziato il suo processo di canonizzazione, tuttora in corso.
Dopo la morte di don Calabria (4 dicembre 1954), don Pedrollo il 3 marzo 1955 viene nominato Superiore Generale della Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza. È lui a realizzare un lontano desiderio di don Calabria, quello di aprire la Congregazione all’attività missionaria (la prima missione viene fondata in America Latina nel 1959). È sempre sotto la sua guida che vengono realizzati il Centro Don Calabria di via Roveggia (oggi trasferito in via San Marco) e l’ospedale geriatrico “Don Calabria” di Negrar.
Rimane Superiore Generale dell’Opera fino al 1967 quando, avendo superato il 75° anno di età, chiede ai confratelli di non essere rieletto. Anche negli anni successivi don Pedrollo è vera e propria immagine viva di don Calabria, testimone capace di mostrare con la sua vita la santità e lo «spirito puro e genuino» del Fondatore. Inoltre nel suo apostolato è vicino a tantissime persone, dentro e fuori dall’Opera.
Muore il 16 febbraio 1986 a San Zeno in Monte. Nel 2018 è iniziato il suo processo di canonizzazione, tuttora in corso.